



La progettazione grafica delle etichette dei vini Mastroberardino della linea CRU, prodotta dai vitigni autoctoni dell’Irpinia, si è ispirata ad un elegante affresco dipinto sulle volte dell’antica e storica cantina di famiglia ad Atripalda. L’affresco ritrae un tralcio di vite da cui pendono i frutti preziosi della pianta: frutti che possono germogliare e maturare solo grazie a ciò che succede in profondità nella terra, nelle radici.
La cantina, il passato, la vite: tutto è simbolicamente legato a qualcosa di profondo che però nasce ed evolve eternamente fino a diventare tralcio di vite: icona di tutto il concept. L’icona è stata riscattata e modellata in grafica per creare una nuova immagine coordinata della linea, da replicare su tutte le etichette, con una nuova percezione tattile e visiva.
Abbandonato il film plastico trasparente di quelle precedenti, che non trasmettevano abbastanza il calore del brand e l’universo dei suoi valori, abbiamo scelto un’etichetta in carta classica bianca, con un formato più ampio che meglio abbraccia la bottiglia e comunica in maniera completa e coerente la storia di famiglia. Anche la sensazione tattile è completamente diversa: quello che si percepisce è calore, eleganza e continuità con il passato.
I colori caldi del tralcio di vite campeggiano sull’etichetta dei vini CRU Mastroberardino, in evidenza rispetto al leggero araldo “Mima” posto in secondo piano. Il lettering dorato ed elegante del testo completa la narrazione della storia di famiglia per esaltare la tradizione di una delle casate storiche che per prima ha iniziato nel territorio irpino il glorioso processo di vinificazione su larga scala.